Cinema sotto le Stelle a Villa Fondi
pubblicata il 24/06/2014
Dal 25 giugno, alle ore 21.00, presso la prestigiosa location di Villa Fondi riparte la rassegna cinematografica Incontri al Buio..sotto le stelle.La manifestazione è ad ingresso libero.
Di seguito il programma completo:
Mercoledì 25 giugno ore 21:00
“Molto forte, incredibilmente vicino”.
Un film di Stephen Daldry, con Tom Hanks, Sandra Bullock, Thomas Horn, Max von Sydow, Viola Davis.
Titolo originale Extremely Loud and Incredibly Close.
Drammatico, durata 129 min. – USA (2012) – Warner Bros Italia.
Basato sull’omonimo romanzo di grande successo di Jonathan Safran Foer, Molto Forte, Incredibilmente Vicino racconta la storia dell’undicenne Oskar Schell, un bambino veramente straordinario, un inventore, un Francofilo e un pacifista. Dopo aver trovato una chiave misteriosa che apparteneva a suo padre, morto nell’attentato alle torri gemelle a New York, si imbarca in un viaggio straordinario, una ricerca immediata e segreta attraverso le cinque contee di New York. Mentre Oskar si aggira per la città, incontra una variegata umanità, ognuno un sopravvissuto a modo suo.
CANDIDATO ALL’OSCAR.
Mercoledì 2 luglio ore 21:00
“La vita facile”
Un film di Lucio Pellegrini, con Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Camilla Filippi, Angelo Orlando.
Commedia, durata 102 min. – Italia (2011) – Medusa.
Perché la vita facile è la più difficile da vivere? Non lo sa Mario Tirelli, chirurgo di fama, ricco e arrivato, che decide all’improvviso di partire per l’Africa ad aiutare il suo amico di sempre, Luca Manzi. Non lo sa Luca Manzi, che in Africa è arrivato da anni per tirar su un ospedale, e che si è lasciato dietro tutto e anche qualcosa che non ha capito. Soprattutto non lo sa Ginevra, la donna che hanno conosciuto insieme ma, fatalmente, è diventata moglie di Mario. Tre amici, tre visioni opposte del mondo, tre vite facili che si sono terribilmente complicate.
Sabato 12 luglio ore 21:00
“Bel Ami Storia di un seduttore”
Un film di Declan Donnellan, Nick Ormerod, con Robert Pattinson, Uma Thurman, Kristin Scott Thomas, Christina Ricci, Colm Meaney.
Drammatico, durata 102 min. – Gran Bretagna, Francia, Italia (2012) – 01 Distribution.
Parigi, fine del Diciannovesimo secolo. Georges Duroy torna dopo aver combattuto in Algeria e non ha in tasca un franco. Incontra casualmente in un locale Charles Forestier che gli regala il denaro per comprarsi un abito decente e fare il suo ingresso in società. Georges ha così modo di conoscere la moglie di Forestier Madeleine, l’editore Rousset (interessato a far cadere il governo) e sua moglie Virginie nonché la giovane Clotilde. Grazie alla figlia ancora bambina di Clotilde gli verrà dato l’appellativo di Bel Ami che tutte e tre le donne, catturate dalla sua misteriosa bellezza, utilizzeranno. Grazie a loro Georges, che è un piacevole contenitore vuoto, farà carriera calpestando però i sentimenti di ognuna. Dal secondo e bellissimo romanzo “Bel Ami” di Henri-René-Albert-Guy de Maupassant, scritto mentre soffriva di sifilide, pubblicato in Francia nel 1885, che in solo quattro mesi raggiunse le trentasette ristampe.L’attore è l’idolo delle adolescenti interprete della saga di Twilight.
Mercoledì 16 luglio ore 21,00
“Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore”
Un film di Wes Anderson, con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton.
Drammatico, durata 94 min. – USA (2012) – Lucky Red.
Anni Sessanta: per poter vivere liberamente il loro amore, un ragazzo e una ragazza sono costretti a scappare dall’isoletta del New England dove vivono. Di fronte alla loro fuga, i loro concittadini adulti si organizzano in vari gruppi per ritrovarli e riportarli all’ordine, ma così facendo sconvolgono l’ordine e la tranquillità cui sono abituati. E’ la storia di due preadolescenti raccontata con lo sguardo di un bambino. La dolce e decadente visionarietà di Anderson questa volta ci porta in un’isola, cronologicamente negli anni 60, ma -in realtà-fuori dal tempo della società. I due protagonisti, due ragazzini, poco più che bambini vogliono fuggire da quel tipo di adultità che è intorno a loro. Il tema caro al regista è in fondo questo: il difficile rapporto tra genitori e figli. se nei “Tenembaum” la visione era data da più punti di vista (fratelli, genitori, amanti) e in “Steve Zissou” il rapporto invece era molto stretto (l’odio-amore tra un padre e un figlio non riconosciuto) in “Moonlight Kingdom” vi è invece la fuga da genitori emotivamente lontani (la madre usa un megafono per chiamare i propri figli, segno di lontananza) o genitori irrimediabilmente perduti. Ancora una volta ci si trova di fronte all’eterno confronto tra adulti che non possono cambiare, chiusi nella propria decadenza, e bambini, in cui tutto è ancora possibilità; l’archetipo generazionale di Davide e Golia, Peter Pan e Capitan Uncino viene narrato attraverso una storia triste e romantica che però viene trasformata in una favola dolce e simpatica grazie alla straordinaria capacità di Anderson nel riprodurre luoghi incantevoli con un ‘attenta alchimia fatta di colori (in questo film il colore prevalente è il giallo) suoni (composti da elementi orchestrali) e oggetti che trasformano la storia in un racconto fiabesco. Un piccolo gioiello.
FESTIVAL DI CANNES.
Mercoledì 23 luglio ore 21,00
“La stella che non c’è”
Un film di Gianni Amelio, con Sergio Castellitto, Ling Tai, Angelo Costabile, Hiu Sun Ha, Catherine Sng.
Drammatico, durata 104 min. – Italia (2006).
Una delegazione cinese arriva in Italia per rilevare un grande impianto da un’acciaieria in disarmo. Vincenzo Buonavolontà, manutentore specializzato nei controlli delle macchine, è convinto che l’altoforno in vendita non sia in buone condizioni e vuole ostinatamente trovare il guasto perchè non succedano, com’è già accaduto, incidenti gravi agli operai che dovranno manovrarlo. Vincenzo scopre il difetto dell’impianto quando però i cinesi sono già ripartiti con tutto il carico per il loro Paese. Non ci pensa due volte: vola a Shanghai per consegnare di persona la centralina idraulica modificata che permetterà all’altoforno di funzionare perfettamente. Ma lo aspetta una brutta sorpresa: l’azienda cinese che aveva comprato l’impianto lo ha già rivenduto ad altri, il capo della delegazione che Vincenzo aveva conosciuto in Italia è passato a nuovi incarichi e, soprattutto, nessuno sa o vuole dire dove sia finito l’altoforno…Dal romanzo di Ermanno Rea “La dismissione”.
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA